Apostille: che cos’è, quando è necessaria e su quali documenti
18.12.2025
L’apostille è una forma di autenticazione prevista dal diritto internazionale che consente a un documento pubblico di essere riconosciuto in un altro Stato senza ulteriori procedure consolari.
Viene utilizzata nei rapporti tra Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961.
Questo articolo spiega in modo chiaro:
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che cos’è l’apostille,
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quando è richiesta,
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su quali documenti si appone,
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qual è il rapporto tra apostille e traduzione giurata.
Che cos’è l’apostille
L’apostille è un’attestazione ufficiale che certifica l’autenticità della firma, la qualità del firmatario e, se presente, il sigillo o timbro apposto su un documento pubblico.
Non certifica il contenuto del documento, ma esclusivamente:
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che la firma è autentica,
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che l’autorità che ha firmato il documento è competente.
L’apostille sostituisce la legalizzazione consolare tra gli Stati aderenti alla Convenzione dell’Aia del 1961. L’apostille non incide sul contenuto del documento o sulla correttezza linguistica, ma esclusivamente sull’autenticità formale della firma e dell’autorità; il valore giuridico della traduzione deriva invece dalla traduzione giurata.
Quando è necessaria l’apostille
L’apostille è necessaria quando:
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un documento pubblico deve essere utilizzato in uno Stato diverso da quello in cui è stato emesso,
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entrambi gli Stati sono parti della Convenzione dell’Aia.
In assenza dell’apostille (o di un’esenzione prevista dalla normativa), il documento può essere rifiutato dall’autorità estera.
Su quali documenti si appone l’apostille
L’apostille può essere apposta su documenti pubblici, tra cui:
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certificati di nascita, matrimonio o morte,
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certificati penali,
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atti notarili,
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sentenze e provvedimenti giudiziari,
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titoli di studio e diplomi rilasciati da enti pubblici,
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atti amministrativi.
Non si applica a documenti privati non autenticati, salvo che siano stati previamente notarizzati o certificati da un’autorità competente.
Apostille e traduzione: chiarimento fondamentale
Un punto spesso fonte di confusione riguarda il rapporto tra apostille e traduzione giurata.
È importante distinguere:
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apostille sul documento originale
Serve a rendere il documento pubblico valido all’estero. -
apostille sulla traduzione
Può essere richiesta solo in casi specifici, ad esempio quando l’autorità estera deve poter verificare l’autenticità della firma del traduttore o dell’autorità che ha asseverato la traduzione.
Nella maggior parte dei casi:
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l’apostille riguarda il documento originale,
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non la traduzione.
La necessità di apostillare anche la traduzione dipende sempre dalle richieste dell’autorità di destinazione.
Apostille e Unione Europea
All’interno dell’Unione Europea esistono importanti semplificazioni.
Il Regolamento (UE) 2016/1191 prevede, per determinati documenti, l’esenzione dall’apostille e dalla legalizzazione, tra cui:
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certificati di nascita,
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certificati di stato civile,
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matrimonio e unioni registrate,
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residenza e domicilio,
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cittadinanza,
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assenza di precedenti penali (in specifici casi).
Tuttavia:
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il regolamento non elimina automaticamente l’obbligo di traduzione,
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nella pratica, molte autorità continuano a richiedere una traduzione ufficiale.
È quindi sempre consigliabile verificare preventivamente i requisiti presso l’ente destinatario.
Apostille e Paesi non aderenti alla Convenzione dell’Aia
Se il Paese di destinazione non aderisce alla Convenzione dell’Aia, l’apostille non è sufficiente.
In questi casi è necessaria la legalizzazione consolare, che prevede:
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l’intervento del consolato o dell’ambasciata del Paese di destinazione,
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una procedura generalmente più lunga e complessa.
Chi rilascia l’apostille
L’autorità competente al rilascio dell’apostille dipende dal Paese e dal tipo di documento.
In Italia, ad esempio:
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le Procure della Repubblica e le Prefetture sono competenti a seconda del documento,
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le Corti d’Appello per gli atti notarili e giudiziari.
In altri Stati, le autorità competenti possono essere diverse.
Conclusione
L’apostille è uno strumento essenziale per l’utilizzo internazionale dei documenti pubblici.
Non certifica il contenuto del documento, ma garantisce l’autenticità formale delle firme e delle autorità coinvolte.
Comprendere:
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quando è necessaria,
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su quali documenti si appone,
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e come si rapporta alla traduzione giurata,
consente di evitare rifiuti, ritardi e procedure superflue.
La verifica preventiva delle richieste dell’autorità di destinazione rimane sempre determinante.